Oggi, una signora di nome Roberta, in uno dei gruppi Facebook che frequento, cercava una ricetta per realizzare un pane e ha chiesto se potevamo segnalarle un procedimento “anti stress”. La sua simpaticissima richiesta mi ha suggerito l’idea per assegnare il titolo a questo mio pane che è una ricetta davvero semplice da eseguire, esattamente come lo cercava lei.
Si realizza in poco tempo e non si deve accendere il forno! Va bene no? Questo pane andrà cotto tra l’altro, sul fornello del gas, mediante l’ausilio del fornetto Versilia (per chi non sapesse cos’è consiglio di leggere questa paginetta che tra le altre cose mi è parsa molto esaustiva. Se non possedete il Versilia, potrete comunque cuocerlo in modo tradizionale. Il mio fornetto ha un diametro di 26 cm quindi ho fatto un impasto partendo da 600 g di farina. Prima di metterci al lavoro, devo ringraziare alcune amiche per avermi inondata di consigli su come utilizzare questo splendido strumento: Gina, Salvina e Linda.
Mettiamoci dunque all’opera con:
Se invece del Li.Co.Li volete utilizzare Pasta Madre Solida:
- 130 g di pasta madre solida e sottrarre 30 g di farina dal totale.
Con lievito di birra:
- 6 g di lievito fresco (compresso) oppure 1,6 g (2 grammi andrà bene ugualmente) di lievito secco (in tal caso i tempi si accorceranno rispetto ai tempi indicati con pasta madre).
PROCEDIMENTO
In planetaria aggiungete il lievito sciolto in un poco di acqua (sottraendola dal totale). Mescolate con una spatola o un cucchiaio in legno per diluirlo bene e versate tutta la farina precedentemente setacciata. Irrorate la farina con 330 g di acqua, mescolate energicamente e lasciate riposare il tutto una mezz’ora circa lasciando l’impasto molto grezzo e ammassato.
Trascorso il tempo, versate il malto sul composto ammassato e azionate la planetaria dove avrete montato il gancio, a velocità 1. Aggiungete la restante acqua poco alla volta e se vedete che fatica ad incordare fare riposare una decina di minuti l’impasto in frigo (in estate comunque, sono solita utilizzare il ghiaccio pesato al posto dell’acqua così ho meno problemi di surriscaldamento). Con l’ultima acqua che vi rimane aggiungete il sale. L’impasto dovrà presentarsi liscio, elastico e non troppo appiccicoso.
Incordato l’impasto, lasciatelo mezz’ora al riposo e coprite con un piatto o con della pellicola (prima fase di puntatura). Eseguite un giro di pieghe in ciotola e lasciate raddoppiare la massa (puntata lunga). In questa fase l’impasto inizia la fase fermentativa quindi ci vorranno almeno 4/5 ore affinché l’impasto aumenti il doppio del suo volume iniziale riempiendosi di gas (anidride carbonica). Con il lievito di birra probabilmente impiegherà un pò meno tempo in ogni caso, tenete sempre presente il raddoppio della massa.
Una volta che la massa sarà aumentata di volume, ribaltiamola su spianatoia infarinata con semola rimacinata ed eseguiamo due giri di pieghe a tre intervallate da 30 minuti di riposo (per le pieghe fare riferimento a QUESTO LINK).
A questo punto siamo pronti a suddividere l’impasto in più parti. Io l’ho suddiviso in 5 parti che ho poi sgonfiato, pirlato e sistemato nel fornetto precedentemente unto con un filo d’olio e spolverato di farina, togliendo con un foglio di carta assorbente la parte di olio in eccesso e spolverando la superficie delle sfere.
Ho coperto con il suo coperchio ed ho atteso il raddoppio. Prima di infornare ho spruzzato dell’acqua e aggiunto una spolverata di semi di papavero per decorare.
Appena pronto, ho acceso il fornello medio sul quale ho messo lo spargifiamma in dotazione con il fornetto, ho posizionato il fornetto sullo spargifiamma a fuoco alto per 5 minuti esatti dopo i quali, ho abbassato al minimo m lasciando cuocere per altri 55 minuti. Non potendo togliere il coperchio prima dei 45/50 minuti, ho atteso lo scadere del tempo e ho controllato se si fosse dorato in superficie. Siccome era ancora piuttosto pallido, ho lasciato cuocere al minimo ancora per 14 minuti. Quando ho spento ho estratto immediatamente il pane dal fornetto e l’ho lasciato raffreddare su gratella. Questo è il risultato al taglio.
Buon impasto!! 😉