Pizza tonda con biga

Per la mia pizza, che naturalmente è stata realizzata con un forno a gas che non arriva a più di 220°C, con tutte le limitazioni che comporta una preparazione e cottura casalinga in un forno normale, ho preparato una biga con lo 0.3% di lievito di birra. Vi spiego come ho proceduto in modo che se vi va possiate provare ad ottenere una pizza molto digeribile e buona come quella che abbiamo mangiato noi a casa.

pizza con biga

INGREDIENTI PER LA BIGA

  • 600 g di farina per pizza tipo 0 con 11.9% di proteine
  • 264 g di acqua (44%)
  • 6 g di ldb fresco (io ne ho usati 2 g per permettere una più lunga maturazione)

Per l’ottenimento di una buona biga è importante dosare il lievito a seconda della temperatura e dei tempi di maturazione. Questi vengono decisi in precedenza secondo regole standard. Sapendo che la temperatura di casa mia non scende mai al di sotto dei 20°C, ho dosato il lievito allo 0.3%, prevedendo una maturazione lunga con sosta in frigo. In questo modo ho rallentato l’elevata reattività dei saccaromiceti immaginando di arrivare a 18/20 ore, potendo tenere sotto controllo l’intero processo.

In planetaria ho ho sciolto il lievito nell’acqua prevista per la biga (l’acqua può variare dal 44% al 55% a seconda dell’assorbimento della farina) poi ho aggiunto la farina e ho azionato il motore facendolo girare giusto il tempo di ottenere un impasto molto grezzo.

biga per pizza

Ho trasferito l’impasto in un contenitore trasparente con il coperchio e l’ho lasciato a temperatura ambiente per 9 ore, successivamente l’ho messo in frigorifero per 8 ore. Trascorse le otto ore ho estratto la biga dal frigo e l’ho lasciata lievitare di nuovo per altre 6 ore a temperatura ambiente, fin quando non si presentasse spugnosa. In totale la mia biga ha maturato 23 ore. La foto della biga matura è una foto volante perché purtroppo non sono riuscita a fotografarla come si deve ma spero si veda la spugnosità e la crescita.

biga- pizza

INGREDIENTI PER IL SECONDO IMPASTO

  • 870 g biga
  • 500 g di acqua
  • 250 di farina di tipo 0 per pizza (11.9% di proteine)
  • 150 g di semola rimacinata di grano duro
  • 50 g di olio extravergine di oliva
  • 25 g di sale

In planetaria ho messo la metà dell’acqua, la biga e ho azionato il motore. Ho aggiunto le farine miscelate e setacciate e a poco a poco, quando l’impasto ha iniziato a prendere corpo, l’acqua rimanente e il sale verso la fine. Una volta che il tutto si è ridotto ad una crema (l’impasto aveva un’idratazione finale dell’80% circa), ho iniziato ad aggiungere l’olio a filo portando l’impasto ad incordatura perfetta. Qui potete vedere lo stato dell’impasto ala chiusura di 25°C.

pizza con biga, impasto

Ho unto il contenitore di olio ed ho versato dentro l’impasto. Ho atteso 30 minuti e l’ho deposto in frigo ben coperto da un telo di plastica.

Dopo 14 ore ho estratto l’impasto dal frigo e l’ho lasciato acclimatare due ore, successivamente ho fatto le suddivisioni (staglio o pezzature) da 350 g. (Per le dosi di impasto da inserire nelle teglie vi rimando a questo strumento di calcolo che trovo utilissimo). Per ogni pezzo di pasta ho creato delle sfere sgonfiando poco l’impasto per degassarlo e permettere ai lieviti di continuare la loro attività digestiva.

Ho deposto ogni panetto in lievitazione finale (appretto) dentro a due cassette di plastica che ho recuperato appositamente per la pizza da un mio amico pizzaiolo, cospargendole di semola affinché l’impasto non si attaccasse al fondo.

pizza con biga, panetti

L’ultima fase di lievitazione/maturazione è durata 4 ore e poi ho condito e cotto le mie pizze.

Non vi descrivo il condimento poiché è molto soggettivo e per la cottura della pizza vi rimando a QUESTO POST.

Buon impasto!

pizza con biga pizza con biga pizza con biga pizza con biga pizza con biga

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