Piadine alla piastra, senza lievito

Padine alla piastra

Le piadine alla piastra di casa mia (come le definisco io poiché lungi da me anche la più lontana somiglianza con le originali), sono realizzate velocissimamente e senza alcun tipo di lievito. Quattro semplici ingredienti e un po’ di riposo dell’impasto. Vediamo come realizzarle 😉

INGREDIENTI

  • 350 g di farina di tipo 00 forte (con w superiore a 300 oppure Manitoba)
  • 150 g di acqua
  • 30 g di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale a piacere (io ne metto pochissimo)

PROCEDIMENTO

In una terrina setacciate la farina e aggiungete il sale. Miscelate e poi inserite l’acqua ed infine l’olio. Lavorate l’impasto circa 15 minuti e formate una sfera che racchiuderete in un foglio di pellicola trasparente, lasciando riposare l’impasto a temperatura ambiente per almeno 2 ore se trattasi di farina debole (W 160) aumentando il tempo di sosta fino a giungere a 24 ore se la farina impiegata è forte (W 320) poiché la farina per essere digerita dal nostro organismo ha necessità di maturare e inoltre, più l’impasto riposa e più estensibile diventa (si lavora meglio durante la stesura).

Pillole di sapere

La qualità della farina determina il suo tempo di maturazione che a sua volta, dipende dal processo chimico che si va a generare e da un’incordatura dell’impasto più o meno spinta (più l’impasto è incordato e più tempo impiega a maturare).

Indicativamente (non prendetelo come una scienza esatta), le farine comuni (W = 200), il tempo di maturazione è di circa 3-4 ore ovvero quasi parallelo al tempo di lievitazione. Le farine poco rinforzate richiedono un tempo di maturazione variabile tra le 4 e le 8 ore (i tempi di maturazione e lievitazione iniziano a divergere). Le farine rinforzate (W = 250-300) richiedono un tempo di maturazione che oscilla tra le 8 e le 12 ore. Le farine forti (W = 300-400) dalle 12 alle 24 ore.

Trascorso il corretto tempo di maturazione della farina, suddividete l’impasto in tante porzioni uguali; regolatevi a seconda della piastra sulla quale andrete a cuocerle.

Piastra anrtiaderente
Food Photos

La mia piastra è antiaderente ed ha un diametro di 28 cm quindi, dato che dovrete stenderle molto sottilmente, fate suddivisioni regolandovi a seconda della grandezza della vostra piastra.

sfera
Food Photos

Cercate di non lavorare ulteriormente l’impasto altrimenti farete fatica a stenderlo a meno che, non lo lasciate riposare di nuovo per almeno mezz’ora.
Con il mattarello, cercate di stendere più che potete e se vedete che attacca, spolverate di farina il disco di pasta. Terminate di allargare l’impasto con le mani fino a realizzare un velo sottilissimo come si vede nella foto sottostante.

stesura con mattarello
Food Photos

Di solito io faccio così: metto a scaldare molto bene la piastra, mi preparo la stesura di tutti i dischi con il mattarello e comincio a stendere con le mani il primo disco.

Food Photos
Food Photos
Stesura manuale della piadina
Food Photos
stesura-w_mini
Food Photos
piadina-03-w_mini
Food Photos

Quando la piastra è rovente, depongo il primo disco per qualche secondo, lo rigiro spesso aiutandomi con una paletta di plastica per farlo cuocere da ambo le parti e metto in un piatto. Nel frattempo lascio la piastra sul fuoco accesso e comincio a stendere il secondo disco e così fino alla fine.

Le piadine sono cotte quando i puntini che si formano gonfiandosi a contatto con il calore, iniziano a scurirsi da ambo i lati.

Una volta completato il lavoro potrete farcirle come meglio desiderate. Io lo ho farcite con mortadella, pomodori e basilico. Leggere, sono buonissime anche da companatico.

Si mantengono bene per 3 giorni, l’importante che le chiudiate in un sacchetto per alimenti.

Buon appetito! 😉

Food Photos
Food Photos

Il presente sito web utilizza esclusivamente cookie tecnici e cookie analytics con IP totalmente anonimizzato. Per maggiori informazioni consulta la Privacy e cookie policy.