Data la sua versatilità di impiego in ricette dolci e salate, la pasta fillo è indicata per gli utilizzi più svariati, come la nostra fantasia comanda, divenendo un comodissimo “involucro” per realizzare anche piatti scenografici. La stesura, molto sottile, richiede un minimo di manualità ma una volta che ci avrete preso la mano non sarà difficile realizzarla.
Il mais è una pianta erbacea della famiglia delle Poaceae, molto consumato in America Latina, Nord America ed Europa. Mediante dei processi industriali si ottengono olio e amido di mais oltre che bevande energetiche e alcoliche.
E’ profumatissimo questo pane al profumo di farro dicoccum integrale!! E’ anche un pane non troppo difficile da realizzare; l’unica accortezza che bisogna avere è di aggiungere l’acqua rimanente poco alla volta, lasciando assorbire bene la precedente altrimenti si rischia di non riuscire a formarlo e ci si ritrova con un impasto colloso e appiccicoso.
Nel mio percorso con la pasta madre, ho conosciuto una grande donna che ormai, dopo un anno e tante peripezie, posso sicuramente definire amica Linda Dessi. Lei mi ha fatto innamorare della sua terra ed ha avuto la bontà di tramandarmi il procedimento del su Coccoi che in genere è gelosamente custodito e ritenuto talmente sacro da non essere svelato a nessuno
Mi trovavo in un negozio di prodotti biologici a spulciare tra gli scaffali delle farine e in mezzo a tante, ho individuato una strana polvere di colore verde scuro, molto sabbiosa: era farina di canapa sativa
Questo pollo alla cacciatora light è un esempio di come si può mangiare con gusto, pur non utilizzando olio durante la cottura
E’ la prima volta che realizzo l’impasto brisè poiché precedentemente l’ho sempre acquistato già pronto e devo dire che sono rimasta colpita sia dalla facilità con la quale si prepara
Per questo pane alle olive nere a fermentazione mista ho tentato un procedimento che non avevo mai sperimentato prima d’ora, di cui vi parlerò tra poco. Generalmente ho l’abitudine di impastare utilizzando gli impasti indiretti quando arrivo a sera e non ho ancora avuto il tempo di rinnovare il mio lievito che nel frattempo se ne sta buono in frigo da giorni
Era un pò che non realizzavo un pane di tutta semola rimacinata. La semola utilizzata per questo pane è una semola di ottima qualità, coltivata nelle terre di Altamura (Puglia). Vi invito a provarla poiché è davvero molto, molto buona. Io la trovo a prezzo decisamente conveniente, venduta in sacchi da 5 kg al mulino locale ma si trova abbastanza facilmente nelle catene di supermercati Panorama
Ieri ho voluto tentare nuovamente il pane cotto con tecnica del freddo. Ho usato farina di Tumminia o Timilia (grano duro antico di sicilia) e naturalmente, lievito madre e devo dire che il risultato mi ha davvero soddisfatta. Ma cosa vuol dire cottura con tecnica del freddo?
Questo pane è dedicato a chi lavora o a chi come me necessita di avere un pane pronto per l’ora di pranzo. Per essere in linea con le tempistiche ho adottato una procedura di cottura fin’ora mai sperimentata prima che un collega panificatore amatoriale come me, Stefano Pibi, ha generosamente condiviso nei vari gruppi presenti su Facebook. La procedura consiste nel cuocere il pane “a freddo”, precedentemente lievitato in frigorifero ad una temperatura di +4°C.
Tra le varie ricerche ho recepito che questo prodotto crea una lievitazione spontanea derivante da una miscela a base di fermenti lattici ed altri tipi di fermenti derivanti da miele e sale e che, se uniti alla farina, sono in grado di provocare lievitazione naturale di tipo biologico
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