Alimenti e i metodi di coltivazione biologici in Europa – Nuove regolamentazioni per migliorare la qualità dei prodotti.
Il 19 Aprile 2018 segna l’inizio di un nuovo percorso che riguarda le nuove norme sulla produzione nel mercato del biologico, pensate per migliorare la qualità degli alimenti, la protezione ambientale e la soddisfazione dei consumatori. L’Europa desidera assicurare il benessere degli animali lungo tutta la catena di produzione nonché il prodotto bio, sempre più diffuso e che interessa tutti i settori della catena produttiva (trasformazione, stoccaggio, trasporto,fornitura di materie prime, distribuzione e vendita al dettaglio. A garantire il rispetto degli stessi standard qualitativi in tutta Europa, il nuovo regolamento dell’UE sulla produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici che interessa le pratiche agricole, l’acquacoltura, l’apicoltura, la lavorazione e l’etichettatura dei prodotti alimentari, i prodotti agricoli trasformati e destinati a essere utilizzati come alimenti e mangimi che formano parte integrante del processo di produzione. Si prevedono dunque severe procedure di certificazione per grandi e piccoli imprenditori agricoli e norma per l’importazione.
Le tecniche previste per l’agricoltura biologica comprendono il divieto dell’uso di pesticidi chimici e fertilizzanti artificiali, i limiti di impiego di antibiotici destinati agli animali da allevamento, i divieti di utilizzo di organismi geneticamente modificati (OMG) ecc. Il paragrafo 18 cita: “Tenendo conto delle particolarità dei sistemi di produzione biologica, la scelta delle varietà vegetali si dovrebbe concentrare sui risultati agronomici, sulla diversità genetica, sulla resistenza alle malattie, sulla longevità e sull’adattamento a diverse condizioni pedoclimatiche locali, e dovrebbe rispettare le barriere naturali per quanto riguarda gli incroci”
I prodotti alimentari bio saranno obbligati ad esporre obbligatoriamente il logo UE destinato agli alimenti preconfezionati. Nel caso di prodotti lavorati che riguardano il settore alimentare, il 95% degli ingredienti provenienti da agricoltura di tipo biologico interesseranno le grandi catene di distribuzione. I venditori al dettaglio, potranno etichettare come “biologici” i loro prodotti solo nel rispetto delle regole previste dalla CE.
Italia, la percentuale di terreni agricoli destinati al biologico arriva al 14% e il divario tra domanda e offerta viene colmato dall’incremento delle importazioni che prevederanno controlli annuali più severi per tutti gli operatori coinvolti nella catena di produzione (agricoltori, allevatori, responsabili della lavorazione, commercianti, importatori). I controlli potranno essere ridotti al biennio in caso di ottemperanza applicata per tre anni consecutivi.
I produttori dei paesi terzi che desiderano vendere i propri prodotti in Europa dovranno attenersi al rispetto delle medesime regole applicate ai produttori europei secondo il principio di conformità. Le regole attualmente in vigore nei paesi non appartenenti all’UE, verranno gradualmente eliminate e modificate nel rispetto di standard simili, secondo il principio di equivalenza tra stati.
Gli agricoltori dovranno attuare delle attente misure precauzionali onde evitare la contaminazione “accidentale” con pesticidi o fertilizzanti non autorizzati, ad esempio, a causa di prossimità a colture di tipo tradizionale. Un prodotto contaminato a causa di comportamenti fraudolenti, negligenti o comportamentali, perderà il diritto alla denominazione di biologico. Gli stati membri che prevedono delle soglie massime di presenza di sostanze non autorizzate negli alimenti biologici, potranno beneficiare della denominazione fatto salvo l’obbligo di prevedere nel proprio mercato ulteriori alimenti biologici provenienti dagli stati membri dell’UE. Ulteriori regole in merito all’anticontaminazione, saranno valutate dalla CE entro il 2025.
Per ogni stato membro è prevista l’implementazione di un database a verifica della disponibilità ad allevare animali secondo i metodi bio e con sementi biologiche. Le imprese agricole “miste” che prevedono alimenti tradizionali e parallelamente di tipo biologico, dovranno far si che le attività risultino completamente separate tra loro. Le procedure di certificazione per i piccoli imprenditori sono state semplificate consentendo l’aggregazione e le certificazioni di gruppo. Nella nuova normativa sono inclusi: sale, sughero e oli essenziali tuttavia potrebbero essere aggiunti nuovi prodotti.
La modifica del regolamento sulla produzione biologica e l’etichettatura dei prodotti biologici è stata redatta dal deputato tedesco dei Verdi Martin Häusling. Il nuovo regolamento entrerà in vigore il 1 gennaio 2021, dopo l’approvazione formale da parte del Parlamento e del Consiglio.