“Le cose sacre non devono essere insegnate che alle persone pure; è un sacrilegio comunicarle ai profani prima di averli iniziati ai misteri della scienza.”
(Ippocrate)
Nel Neolitico, ultimo periodo della triade preistorica che comprende rispettivamente anche i periodi Paleolitico e Mesolitico, vi fu una vera rivoluzione culturale generalizzata dove la storia del pane, non è rimasta esente dalla cultura generale dell’epoca.
La stratificazione dei popoli in aree geografiche fu caratterizzata da vari insediamenti e conquiste dei territori, occupati dalla miscelazione tra varie etnie che, dal punto di vista socio-culturale contribuirono, progressivamente, ad un radicale cambiamento dal punto di vista sociale, politico ed economico.
Quella delle antiche civiltà era una vita per certi versi, “monotona”. Con il passare del tempo, fu inevitabile assistere ad una trasformazione radicale verso un mondo sempre più “progressista” ed evoluto che distinse i popoli mediante l’arte dei mestieri, suddividendoli così in classi sociali, politiche e religiose.
I secoli a venire furono quindi, necessariamente, alimentati da governatori politici piuttosto rigidi, causa peraltro di forti e alternate instabilità economiche dovute anche ai cambiamenti climatici e ambientali.
La “traduzione” delle parti di storia alla quale si è potuti risalire solo dopo millenni affinché si potesse raccontare, è stata oggetto di interpretazioni storico-scientifiche, spesso tramandate attraverso modalità dialettiche contrapposte che peraltro, come si può immaginare, diedero vita ad anni di dibattiti.
Un Professore di Archeologia preistorica europea dell’Università di Londra il cui nome è Vere Gordon Childe, fece seguire – per ritornare al discorso delle versioni” – ben cinque edizioni dalla prima, del suo primo libro intitolato “Dawn Of European Civilization”. Le date di pubblicazione dopo il 1925 sono: 1927, 1939, 1948, 1950, 1957 e questo perché, probabilmente, ciò che raccoglieva veniva contrastato da altre verità e si sa che assistere direttamente ai fatti è diverso che sentirli raccontati da qualcuno che ne cambia il contesto o racconta la propria visione e versione.
Il Professore ha difatti illustrato il quadro storico controverso e al contempo, un percorso di ricostruzione degli accadimenti abbastanza arduo anche perché, in mancanza di strumentazioni di rilevazione o di ricerche dedicate, all’epoca ci si doveva e poteva affidare solo a schizzi disegnati, vissuti e riporti. Anche Plinio il vecchio, nel suo trattato enciclopedico Naturalis Historiae lamenta la medesima difficoltà nel raccontare quanto, storicamente, sia realmente accaduto.
La scienza e la tecnologia sono venute in aiuto solo a partire dalla prima metà del novecento e solo allora, con prospettive tecnologiche avanzate e dettagliate analisi sui frammenti cronologici, il risvegliato interesse degli studiosi di tutto il mondo ha permesso di conoscere, ad esempio, che l’espansione del Pane – perché è di quello che dobbiamo e vogliamo parlare – vede i natali in Magna Grecia anche se, ancor prima del popolo greco, gli egizi e gli ebrei si sono rivelati i fautori di TUTTO quanto ci è stato tramandato: le coltivazioni, le modalità di lavorazione dei cereali, gli strumenti necessari più evoluti per la semina e il raccolto, la preparazione e le cotture del Pane e via via, tutte le tecniche che poi si sono evolute nel tempo fino ad arrivare ai nostri giorni.
Nel nome del Pane e della realtà storica, nonché grazie ad elevati personaggi di spicco novecenteschi, abbiamo potuto raggiungere una “destinazione” in merito all’alimento più importante al mondo: il nostro Pane anche se a partire dal 1945, i dati a nostra disposizione sono aumentati notevolmente grazie ad una scoperta sensazionale: la datazione radiometrica, meglio conosciuta come metodo del Carbonio-14 (Premio Nobel Willard Libby, 1960).
Con questa nuova primordiale prospettiva di studio si poté risalire con assoluta precisione all’età di un reperto fossile di origine organica (scheletri, fibre tessili, legno, cibo ecc.) stratificando meglio e con più precisione le ere geologiche, nonché il vissuto storico dei primi individui.
A questo punto, iniziamo ad addentrarci sempre di più nelle informazioni che riguardano il pane e sarà un viaggio – almeno per me lo è stato – meraviglioso per chi vuole conoscere tutto di questo alimento.
Presto: Il Pane e le civiltà egizie