A impastare ci si prende gusto ma anche a non impastare. 😀
Questa focaccia senza impasto nasce dopo l’esperienza fatta con le mie due precedenti esperienze e pubblicazioni: pane senza impasto e Pane senza impasto con farina di tipo 1. L’ispirazione, come ho già scritto precedentemente, nasce da Jim Lahey e il suo no-knead bread (soprattutto per quanto riguarda le tempistiche ma poi, una volta preso per buono il metodo e fatta la prima esperienza, vado oltre e scrivo di mio i procedimenti che pubblico. Solo un piccolo appunto: non smetterò MAI di dissentire l’opinione dei puristi che continuano a ripetere che la spia di lievitazione non sia utile. Ve la suggerisco vivamente invece, perché è così fedele che non mi tradisce mai! La uso da sempre e non mi fa sbagliare un colpo e la uso ogni volta che sono nel dubbio. Suggerisco quindi anche a voi di ricordarvi di lei e farne buon uso sia da cruda che da cotta poiché visto che il pane si taglia freddo, può essere un buon test del prodotto che andrete a tagliare o una buona pizzetta da assaggio 😉
INGREDIENTI
- 60 g di lievito madre liquido rinfrescato e maturo (17%)
- 350 g di farina di grano tenero di tipo 0 (11% di proteine)
- 265 g di acqua a 18°C (77%)
- 8 g di sale fino
- 18 g di olio extravergine di oliva
Per condire:
- Un ramo di rosmarino
- olio extravergine per condire
- sale fino
Diversi lieviti
Nel caso voleste utilizzare Pasta madre solida, lasciate la stessa dose oppure, con lievito di birra fresco, 3 g scarsi andranno benissimo. Se usate la pasta madre solida, scioglietela direttamente nell’acqua della ricetta. Se usate il lievito di birra, scioglietelo in una piccola parte di acqua e poi unitelo al resto, facendo attenzione che non venga a contatto con il sale, che aggiungerete alla fine.
PROCEDIMENTO
Sciogliete il lievito madre in tutta l’acqua, versate la farina miscelata al sale e infine l’olio. Aiutandovi con un cucchiaio di legno, mescolate appena ma senza impastare troppo. Tutto deve durare la bellezza di 6 minuti, giusto il tempo di amalgamare gli ingredienti!! Quello che vedete in foto è relativo a come dovrà restare l’impasto una volta terminato di mescolare.
Coprite con un piatto rovesciato e lasciate lievitare a temperatura ambiente per 14 ore o comunque, fino a quando non sarà raddoppiato per bene (magari marcate il punto di partenza dell’impasto).
Il tempo di raddoppio è indicativo e relativo alla temperatura ambientale dell’impasto. A 21°C impiegherà 14 ore circa ma variando la temperatura, varieranno anche le tempistiche di fermentazione. La farina che userete è fondamentale poiché una farina debole potrebbe non reggere le ore indicate. Una buona W 260-300 (farina medio-forte) non vi creerà sicuramente problemi. Per approfondimenti sulla la forza della farina cliccate QUI.
Raggiunto il raddoppio della massa, non dovrete far altro che ribaltare l’impasto su spianatoia e fare una piega di rinforzo per riequilibrarne l’ossigenazione. Staccate un pezzettino di impasto della misura di una pallina da ping pong e fatelo aderire al fondo e alle pareti di un bicchierino di vetro trasparente (da liquore o da caffè andrà benissimo). Questa vi sarà utile a controllare l’andamento della seconda lievitazione e conseguente maturazione del prodotto che state elaborando.
Fatto questo, depositate l’impasto direttamente nella teglia di cottura (antiaderente) e attendete 15 minuti circa prima di stendere.
Coprite l’impasto con un telo di plastica trasparente e depositatelo in frigorifero assieme al bicchierino di vetro. Il tempo di permanenza in frigo delle due masse dovrà essere di 18 ore.
Estraete l’impasto e assieme a lui il bicchierino dal frigorifero e lasciateli tranquilli. Vedrete che l’impasto depositato nel bicchierino comincerà a reagire e con lui anche quello in teglia.
Quando ha raggiunto quasi il triplo del volume iniziale (circa 4/5 ore), infornate la vostra focaccia in forno caldo a 250°C per una quarantina di minuti, condita con un pizzico di sale, un filo diolio extravergine e ciuffi di rosmarino. Regolatevi però anche a seconda della gradazione di cottura del vostro forno perché il mio forno potrebbe differire dal vostro.
Buona foaccia!
Galleria fotografica di ringraziamento per le persone che hanno provato questa ricetta. Grazie mille!
Grazie per l’approfondimento sulla forza delle farine,vivo in Francia da 50 anni e faccio il pane da 6, baguettes
etc.con ldb ora da 2 mesi ho il licoli dunque pane extra,seguo su facebook: La pasta madre liquida a lei
quale farine scegliere qui in Francia. Merci beaucoup
Ciao Antonia.
Io vivo in Italia e per me è difficile poter sapere quali farine si possono
reperire nel tuo paese ma facendo un ricerca ho trovato questo, sperando ti
sia utile. Ti lascio comunque il link per eventualiapprofondimento
Classificazione farine
Italia = 00 – Francia= T45 – America= W120-160
Italia = 0 – Francia= T55 – America= all purpose flour
Italia = Manitoba – Francia= Gruau – America= W350
Se dovessi scegliere una farina per questa focaccia, sceglierei senza dubbio
la manitoba, miscelata alla T55 in modo che possa reggere lunghe lievitazioni
e restituire un buon compromesso.
Ciao e grazie per essere passata a tovarmi.
BELLA!
Cara Patrizia, questa focaccia è bellissima!!!!
E sono certa che il sapore sarà da svenimento…
La metto nella lista delle ricette da provare al più presto!
Grazie per averla condivisa e per averla portata in Panissimo di questo mese. :-))
Un caro saluto e buon pomeriggio!
Grazie Sandra per essere venuta a trovarmi 😀
Ciao. Mi fa molto piacere che ti piaccia. Spero possa d’aiuto
per chi non ha tempo di impastare 😉 Fammi sapere, in caso tu
la provi, come ti sembra. Un salto e grazie per la visita <3
Grazie a te, la gruau è una t45con 11.5g di proteine.
Bellissimo risultato…ci vorrei provare anche io ma:
1- con questo caldo la prima lievitazione la faccio fare in frigo e in parte fuori fino al raddoppio? O posso farla fuori in molto meno tempo sempre al raddoppio? Non mi so gestire con questo caldo
2- la seconda fase se non posso metterla in frigo già stesa come posso comportarmi?
Grazie per i consigli…intanto sbircio per un’altra ricetta
Ciao Michela. Considera che questa focaccia io
l’ho realizzata a marzo dove le temperature erano
decisamente più basse quindi ovviamente bisogna
riconsiderare le tempistiche oppure dimezzare la
dose di madre, cosa che farei io senza variare
quindi null’altro di ciò che ho indicato nel
procedimento in modo che anche la farina (forte)
abbia il tempo di maturare meglio come immagino
che già sai bene ;).
Grazie per essere passata a trovarmi e fammi sapere.
A disposizione!