Dopo nottate passate a studiare, giorni e giorni trascorsi ad osservare e appuntare sulla mia magica agenda degli appunti, sono arrivata finalmente a trovare una mia personale gestione della pasta madre. Liquida o solida oramai non fa differenza. In quanto a gestione preferisco la madre liquida considerando che posso tornare ad averla solida in battibaleno. Beh ragazzi/e così è stupendo perché non si pongono limiti di alcun tipo. La sensazione di sapere di poter padroneggiare con la pasta madre e con i lieviti in generale, ricordando quando non avevo idea nemmeno di cosa fosse o fossero se non per sentito dire è stupenda. La mia prima pasta madre è stata solida e ogni tanto mi piace tornare alle origini per cui, prendo un pò del composto liquido e in un batter d’occhio, solidifico senza crearmi alcun problema, soprattutto in vista di un grande lievitato. Voi direte e come?
Facilissimo. Prelevate 50 g di madre liquida, aggiungete 20 g di acqua e 80 g di farina. Lavorate energicamente il tutto sul ripiano di lavoro e attendete che sbocci. Fatto 😀 Più facile di così!!
Per chi amasse ragionare…In questo modo otterremo una madre solida al 43%. Vediamo perché.
Sapendo che l’acqua di una solida idratata al 40% sono 40 g su 100 g, su 50 g saranno 20 g per cui aggiungeremo 20 g di acqua.
Aggiungendo 80 g di farina (il quantitativo di farina aggiunta è una scelta personale), dobbiamo a questo punto calcolare quanta acqua e quanta farina sono contenute in una madre liquida idratata al 100%. Su 50 g di madre liquida avremo quindi 25 g di acqua e 25 g di farina.
Sommando la farina alla farina e l’acqua all’acqua otteniamo:
25+80 = 105 g di farina totale
25+20 = 45 g di acqua totale
Ora per calcolare la percentuale di idratazione si farà così:
45:105×100 = 42.85714285714286 ovvero, 43%
La nostra pasta madre solida è stata idratata al 43% e sarà pronta per panificare o per un grande lievitato quando sboccerà.
Alla prossima!
Nota di servizio: Tutti i contenuti qui presenti sono coperti dal ©. Questi calcoli in rete, ad oggi (9 luglio 2017), non esistono ma so bene che esisteranno a breve come il pane senza impasto con pasta madre (che non lo faceva nessuno) :D. Ebbene io ho sempre condiviso le mie “sudate” molto volentieri e mi aspetto onestà (anche se so bene che onestà al giorno d’oggi, dove si sgomita per arrivare primi facendo credere di essere migliori) è un parolone. Apprezzerò pertanto le mie colleghe blogger e tutti coloro che leggeranno, se avranno la correttezza di citare la fonte di provenienza dei loro contenuti copiaincollati da questo sito poiché sono frutto di mie nottate di studio, sonno perso e lavoro sudato. Chi leggerà questi dati troverà meno difficoltà e pertanto, almeno un grazie per aver semplificato la vita con rimando alla fonte di provenienza, a te che stai leggendo, lo riterrei doveroso. 😉
Buona panificazione!
Bravissima!!!!C’è tanto da imparare….ancora complimenti!!!
Grazie mille Ornella ♥
Geniale.Grazie mille!
Grazie a te!
Grazie Patrizia, anche se non sono molto attiva ti seguo sempre e quello che so l’ho imparo leggendo quello che scrivi e seguendo le tue ricette . Grazie ancora
Ti ringrazio ne sono felice.