Ho voluto provare a fare un pane con il mio nuovo Li.Co.Li. (lievito madre in coltura liquida) e ho dato corso ad un procedimento un pochino articolato. In dispensa ho sempre varie farine tra le quali del semolato di grano duro Senatore Cappelli. Non è una farina facile da trattare poiché è più granulosa della semola rimacinata quindi, ho pensato di utilizzare il metodo di gelificazione per rendere l’interno più soffice e dare corso a due autolisi separate visto che ho utilizzato un mix di tre farine
Questi panini all’olio sono di sicura riuscita. Li ho realizzati per ben due volte consecutive prima di pubblicare la ricetta perché credevo che la prima volta fosse stata una botta di fortuna e invece…Si preparano mediante impasto diretto, niente autolisi e pochi sbattimenti. Una volta formati bisogna solo attendere il raddoppio. considerate le calde temperature, ho utilizzato una bassa quantità di lievito madre liquido ma se volete potete realizzarli anche con pasta madre solida o lievito di birra (che io sconsiglio a chi soffre di gonfiore allo stomaco). Mettiamo subito le mani in pasta…
Era giunto il momento di rinfrescare le mie due “pupille”, una di tipo 2 e una di tipo 0. Mi sono detta ma perché non riprovi l’esperienza con il licoli (lievito madre liquido)? Così ho trasformato al volo la mia pasta madre solida di tipo 2 in licoli. A quanto pare non ne ha sofferto minimamente anzi, ha gradito molto e dopo 4 ore era bella spumeggiante. Mi serviva anche il pane e ho optato quindi per un must: pane semplice con semola rimacinata (stavolta con licoli) che in casa piace tanto a tutti. Ecco quindi che ho dato vita a questo splendido esemplare
Avevo della farina in dispensa che non ricordavo nemmeno più di avere. E’ davvero una malattia…vedo una farina? Deve essere mia! E così ho al dispensa talmente piena che mi dimentico di alcune farine ma ok, basta che non scadano!!
Il caldo, che alle volte è insopportabile e non fa ragionare, non frena la passione e la voglia di impastare. Pensando alla soddisfazione di addentare…
Le piadine alla piastra di casa mia (come le chiamo io poiché lungi da me anche la più lontana somiglianza con le originali), sono realizzate velocissimamente e senza alcun tipo di lievito. Quattro semplici ingredienti e un po’ di riposo dell’impasto. Vediamo come realizzarle 😉
Per il mio pane veloce a lievitazione mista, ho optato per ripetere il procedimento del “Pane al profumo di farro” pubblicato di recente
Questi involtini “estate” sono realizzati con pasta fillo o phyllo (dal greco che significa foglia). Potete realizzarli con pasta fillo già pronta o realizzare voi…
E’ profumatissimo questo pane al profumo di farro dicoccum integrale!! E’ anche un pane non troppo difficile da realizzare; l’unica accortezza che bisogna avere è di aggiungere l’acqua rimanente poco alla volta, lasciando assorbire bene la precedente altrimenti si rischia di non riuscire a formarlo e ci si ritrova con un impasto colloso e appiccicoso.
Nel mio percorso con la pasta madre, ho conosciuto una grande donna che ormai, dopo un anno e tante peripezie, posso sicuramente definire amica Linda Dessi. Lei mi ha fatto innamorare della sua terra ed ha avuto la bontà di tramandarmi il procedimento del su Coccoi che in genere è gelosamente custodito e ritenuto talmente sacro da non essere svelato a nessuno
Mi trovavo in un negozio di prodotti biologici a spulciare tra gli scaffali delle farine e in mezzo a tante, ho individuato una strana polvere di colore verde scuro, molto sabbiosa: era farina di canapa sativa
Per questo pane alle olive nere a fermentazione mista ho tentato un procedimento che non avevo mai sperimentato prima d’ora, di cui vi parlerò tra poco. Generalmente ho l’abitudine di impastare utilizzando gli impasti indiretti quando arrivo a sera e non ho ancora avuto il tempo di rinnovare il mio lievito che nel frattempo se ne sta buono in frigo da giorni
Il presente sito web utilizza esclusivamente cookie tecnici e cookie analytics con IP totalmente anonimizzato. Per maggiori informazioni consulta la Privacy e cookie policy.