Taralli pugliesi

I taralli pugliesi sono un must a casa mia, Piacciono molto a me ma anche alle mie figlie. Mia nonna, brindisina di nascita, li faceva sempre e me li faceva trovare quando ero piccola, ogni volta che andavo da lei. La caratteristica di questi piccoli sfizi sono spezie e semini e possono essere “farciti” come meglio ci piace. Personalmente li adoro con semi di finocchio, anche se talvolta mi piace sbizzarrirmi con peperoncino, basilico, salvia, pepe, paprica forte, curcuma, zafferano e rosmarino. L’impasto base si compone di farina di tipo 0, vino, olio e sale e poi, una volta create le ciambelle della misura desiderata, si tuffano in acqua bollente, si attende che vengano a galla e dopo fatti asciugare si passano in forno fino a doratura. Sviluppano una croccantezza e una friabilità indescrivibile e vanno via, purtroppo, come le ciliegie.

Ingredienti

• 500 g di farina di frumento di tipo 0 con 10.9% di proteine
• 160 ml di vino bianco secco
• 160 ml di olio extravergine di oliva
• 8/10 g di sale
• Semi di finocchio o spezie a piacere

Preparazione

L’impasto è molto semplice. Versare la farina in una terrina, realizzare una conca e versare l’olio, il vino il sale e il finocchio o le spezie. Amalgamare il tutto fino a formare un impasto liscio e sufficientemente lavorabile. Lasciate riposare l’impasto un’ora circa, prima di passare alla lavorazione.

Staccare delle palline con le quali formare dei tubolari e dare ad ognuno la forma a ciambella.

Nel frattempo che li formate, mettete una pentola d’acqua sul fuoco e quando bolle, versate 5/6 ciambelle alla volta. Quando saliranno a galla, prelevatele con una schiumaiola e deponeteli su un telo ad asciugare.

Una volta ben asciutte, ma possono stare a temperatura ambiente anche 12 ore, passatele in forno a 180°C fino a doratura, adagiandole su teglia ricoperta di carta forno o antiaderente. Il loro colore tipico è un giallo ambrato chiaro.

Servire o consumare quando saranno completamente raffreddati.