Una corretta educazione alimentare significa assumere sostanze nutritive utili al nostro organismo pertanto eliminare i carboidrati dalla nostra dieta può rivelarsi un grande errore.
La farina rappresenta per il nostro organismo, una fonte importante di carboidrati e non va eliminata. Questo è quanto affermato nella conferenza di cui video sottostante e io concordo!
Lo sfarinato con un elevato tasso di estrazione viene definito per lo più “veleno” (ma da chi?) ed è sempre più demonizzato da mass media e Televisione tanto che le persone tendono a non farne uso preferendo le farine integrali.
Niente di più sbagliato e scorretto che “giocare” con l’ignoranza delle persone disinformate le quali continueranno a loro volta a disinformare persone altrettanto ignoranti!!
Si perché tra l’altro c’è da dire che bisogna saper ragionare, scindere, scegliere o comunque, approfondire e gli approfondimenti richiedono del tempo e una volontà che non tutti hanno e così, si fa prima a fidarsi del riportato dal malinformato e del “sentito dire”.
Questa erronea convinzione tuttavia, si è diffusa nella maggior parte della popolazione a causa di una contorta e non disinteressata diffusione da parte di mass media (giornali, internet, radio e televisione) i quali, tendono a fare notizia senza preoccuparsi dell’ignaro consumatore che assiste allo scempio informativo. Questo concetto sta dilagando e purtroppo divenuto verbo. Basta fare una ricerca in rete che la farina, contentitemi l’analogia, è divenuta quasi più pericolosa della “polvere bianca” di altro genere però…
A questa considerazione, aggiungo che esistono alcuni “soggetti” televisivi che spiegano alle persone come realizzare un pane in casa e lo fanno senza nessuna cognizione, privi di scrupolo e in particolar modo di coscienza!
Ora non so se queste “realtà” possono definirsi ignoranti o se conviene loro diffondere ciò che fa comodo alle proprie tasche!
Questi soggetti sono una elevata concausa di questa fuorviante malainformazione dilagante ma sappiate che la farina bianca per fare il pane NON E’ VELENO, così come NON E’ VELENO il lievito di birra, anch’esso demonizzato!
A questo proposito, stanca anche di assistere allo scempio di massa cui assito ogni giorno, condivido qui le mie riflessioni supportate da un video che ho trovato invece interessantissimo ascoltare.
Mi rivolgo a coloro che intendono informarsi e sono sicura che contribuirà a chiarire alcuni concetti cruciali sull’impiego e la varietà dei grani.
Visualizzatelo, riflettete e sopratutto, evitate di ascoltare sempre e solo una campana che per altro è stonata!!
Non comprare le farine bianche per il solo fatto che siete stati informati erroneamente (mi ripeto) è un peccato e la convinzione che le raffinate siano demoni è un errore culturale di massa. Prendetene coscienza!
Per saperne di più:
Il ievito sono io di Simona Lauri
Scegliere la qualità dell’informazione e saperla riconoscere può essere un bene per la salute fisica e mentale!
Io credo che il discorso sia estremamente più complesso di come lo affronti tu. Ho ascoltato la conferenza e devo dire che ho trovato discutibili (oltre che fortemente di parte) molte delle affermazioni dei relatori.
D’altra parte il presidente a un certo punto ha ammesso chiaramente che certi grani “antichi” hanno una resa produttiva decisamente minore di altri e che il problema è quindi soprattutto economico, visto che la maggior parte degli agricoltori non vuol rinunciare ad un maggior ricavo.
Prima che delle farine (i cui processi di lavorazione, peraltro, NON sono affatto irrilevanti) occorre occuparsi dei grani. A mio parere preoccuparsi di come quei grani siano stati coltivati non è un fenomeno di moda nè voglia di demonizzare a tutti i costi, ma solo una libera scelta di chi vuole quanto meno provare a capirne di più e al tempo stesso contenere i danni che un mercato impazzito e spregiudicato può procurare alla salute dei consumatori.
Oggi è stata pubblicata questa ricerca, ognuno, ovviamente, è libero di trarne le conseguenza che crede.
Buon lavoro.
Paola
http://www.granosalus.com/2017/02/26/lo-dicono-le-analisi-don-glifosate-e-cadmio-presenti-negli-spaghetti/#more-564
Ciao Paola. Che ci siano interessi in gioco e che il mercato è impazzito è assolutamente scontato e tutto,
a mio parere, è discutibile, anche la scienza (a volte). Concordo che sarebbe auspicabile,
prima di volgere lo sguardo agli sfarinati, rivolgere l’attenzione al terreno (in primis) e alla modalità di
coltivazione che li produce e quindi anche all’uomo (coltivatore) prima di tutto.
Preoccuparsi è lecito tuttavia, pur essendo preoccupati, non trovo consono giungere alla conclusione
di divulgare campagne demonizzanti come tante di quelle che vedo in giro per la rete o per i gruppi
poiché questo è ben altro che preoccupazione.
Da ciò, naturalmente, escludo a priori nelle mie valutazioni, coloro i quali sono affetti da specifiche patologie
non contemplate in questa sede).
Molti scrivono e divulgano informazioni giusto per scrivere qualcosa e per di più con basso livello
di attendibilità, mettendo in rete risorse troppo giornalettiste e da 4 soldi.
Il discorso secondo me è molto più complesso e andrebbe affrontato con più sapienza e coscienza invece di ridurlo a due righe
di malainformazione coercitiva e/o poco attendibile. La domanda che mi pongo quando leggo è:
dopo aver parlato o scritto tanto la soluzione sarebbe? Ovviamente la risposta non può esserci se a monte le cose
sono pilotate.
Ritengo che finché avremo una situazione dove l’Europa che detta legge e permette; finché avremo situazioni
che gli agricoltori denunciano e dove la legge intima loro di non seminare a grano più del 75% della superficie
aziendale; finché non sarà possibile un sufficiente coltivazione utile a soddisfare il fabbisogno richiesto;
finché non ci saranno controlli più accurati e persone meno corrotte; finché avremo leggi che favoriscono solo
il potere economico e non l’attenzione al consumatore e così via…beh mi sembra dura trovare la soluzione al
problema che ci attanaglia La soluzione però NON è di certo SOLO la demonizzazione perché poi al solito, tante
chiacchiere e pochi FATTI!!!!
Volendo riprendere il tema da me descritto nel mio articolo, troppe persone stanno vertendo sulle farine integrali
e NON va bene nemmeno quello. Al di la che se volessimo vederla dal punto di vista della coltivazione e diffusione
il problema ci resta e inoltre, la questione interpretativa diviene molto personale.
Trovo che l’assolutismo o l’estremismo in ogni settore sia deleterio per il paese.
La nostra alimentazione PUO?!? essere in parte controllata ma solo in parte! Il resto non spetta a noi e questo
proprio perché siamo e restiamo VITTIME o PEDINE di un sistema che non possiamo controllare.
Io non amo ne demonizzare ne elogiare troppo qualcosa o qualcuno che NON POSSO personalmente controllare poiché la verità
purtroppo, la conosce solo chi la vive.
Un utilizzo parsimonioso e soprattutto CORRETTO di ciò che una corretta dieta alimentare richiede è quello che,
addetti coscienziosi incontrati sul mio cammino mi hanno insegnato e secondo me è la strada giusta da seguire.
Inoltre e poi chiudo, poche chiacchiere e tanti fatti sarebbe il mio motto tuttavia questo motto, tutti lo predicano
e pochi lo attuano.
Grazie per la visita e buon lavoro anche a te. 😉
E stato trattato un argomento difficile senza riferimenti tecnici e medici, quindi è una valutazione personale e come tale non può essere affidabile.
Ci sono molti studi tecnici al riguardo, meglio prendere quelli come riferimento, altrimenti in modo personale potrei schierarsi a favore o contro, niente di più sbagliato.
Egregio, le ho fornito molto materiale di approfondimento sul quale, se vuole, potrà approfondire e studiare. La saluto e grazie per essere passato a trovarmi.